الآداب و اللغات
Volume 2, Numéro 1, Pages 147-155
2007-06-01

Le Rappresentazioni Del Discente

Auteurs : Beddek Badredine .

Résumé

ملخص إنه لا من نافلة القول أن يحمل المتعلم أثناء تعلمه للغة الثانية تصورات (شعورية أو لا شعورية) قبلية لها ناتجة عن تمثلات سوسيوثقافية و معرفية يمكن أن تساعد مساره التعليمي أو أن تعيقه. وهذه التمثلات هي بدورها ناتجة عن صيرورة مسار المتعلم عند لقائه باللغة الهدف حيث يوظف المتعلم طاقاته الاكتسابية لاستيعاب مادة لغوية، طاقات تصير أداة تسهل التعلم أو تعيقه بفعل تدخل العامل العاطفي الذي يفعل تارة بصفة إيجابية وتارة بصفة سلبية. تنشأ من جراء ذلك "لغات انتقالية" تحمل عددا يكبر أو ينقص من الأخطاء المنتظمة وتتطور هذه اللغات بصفة إيجابية نحو لغة الناطقين الفصحاء أو على العكس تتحجر وتتجمد نتيجة للآثار الإيجابية أو السلبية للتمثلات المذكورة. وهدف هذا المقال إلى إبراز الدور الذي تلعبه هذه التمثلات في تعلم طلابنا للغة الإيطالية بصفتها لغة ثانية. deinita. L'apprendimento di una lingua straniera é un processo complesso in cui intervengono molteplici fattori strettamente legati tra loro. Raggruppandoli in due aree fondamentali, possiamo indicare : - la componente cognitiva e affettiva che riguarda il bagaglio di conoscenze di cui in possesso il soggetto che apprende (conoscenze gene-rali e conoscenze linguistiche), la sua cultura di appartenenza e le caratteristiche individuali, i tratti della personalità (motivazione, disponibilità, atteggiamenti vari, presupposti psicologico – attitudinali) - il contesto in cui si realizza l'insegnamento (l'Università per quanto riguarda i nostri discenti) con le sue implicazioni sul ruolo e la funzione della comunicazione in classe : dentro la classe interagiscono pratiche esercitative che definiscono l'attività dello studente e orientano il suo apprendimento in una direzione definita. Questa concezione dell'apprendimento di una L2 che é alla base della didattica moderna delle lingue straniere si é diffusa dagli anni '70 con gli approcci «cognitivi» e «comunicativi». Un aspetto comune ad entrambi gli approcci è la particolare attenzione all'apprendente stesso, mettendolo al centro del processo di apprendimento e tenendo conto della preminenza delle sue attività mentali. Considerando che all'inizio di ogni apprendimento il discente «sà» delle cose ed ha delle conoscenze, il termine «cognitivo» viene adoperato in glottodidattica più o meno come sinonimo di «consapevole»; quindi, un approccio cognitivo é «un approccio che rende esplicite le caratteristiche della lingua (...) Sempre più si tende a rendere consapevoli i legami esistenti tra le parole, le opposizioni, le inclusioni, le affinità, le differenze, in un lavoro di confronto e comparazione che dovebbe renderne esplicite le relazioni» (Bornetto, 199: 28) L'approccio cognitivo favorisce in qualche modo un processo di «presa di coscienza» di come queste relazioni grammaticali o semantiche della lingua abbiano carattere sistematico, per infine creare le migliori condizioni in cui l'apprendente possa «elaborare personalmente le conoscenze consapevoli raggiunte e perporterle poi utilizzare... La lingua diviene così creatività, cultura, emozione, modo di ragionare, capacità di metaforizzare, interpretazione del mondo, in una parola cognizione nel senso piùlato del termine». (Bornetto: 30)

Mots clés

Le rappresentazioni del discente